La spalla è l’articolazione più mobile del corpo umano. L’enorme gamma di movimenti che può compiere e lo stress a cui può essere sottoposta per le attività più usuranti come i lavori pesanti o l’attività sportiva intensa, rendono questa articolazione soggetta a lesioni e piccoli o grandi infortuni.
La scapola, la clavicola e la parte terminale dell’omero sono le tre ossa che formano la spalla, legamenti, muscoli e tendini completano l’insieme dell’articolazione e consentono i movimenti di adduzione o avvicinamento del braccio dal tronco, abduzione o allontanamento del braccio e la rotazione.
Le patologie della spalla possono quindi riguardare ossa e legamenti: artrosi, artriti, fratture, distorsioni, lussazioni o dipendere dai tendini e i muscoli della “cuffia dei rotatori” quell’insieme di articolazioni, 26 muscoli differenti e più di 50 legamenti che compongono quel vero prodigio che noi chiamiamo spalla.
E’ evidente come una tale complessità possa essere soggetta a dei problemi.
Quando accusiamo dolore alla spalla, la prima cosa è cercare di identificarne l’origine distinguendo prima di tutto tra:
- Trauma
- Stress ripetitivo (tipico degli sport che inducono movimenti ripetitivi usuranti).
Il dolore può però anche dipendere dall’età del paziente, il nostro corpo è sottoposto a un’usura naturale dovuta alla vecchiaia, e dalle posture non corrette.
Infine anche il tono muscolare incide sulla salute della nostra spalla: una muscolatura troppo debole può essere concausa dell’origine del dolore.
Ma cosa dobbiamo fare in caso di patologie alla spalla?
Prima di tutto occorre una corretta diagnosi, che deve essere fatta da un medico perché l’auto cura non è mai corretta.
Per aiutare lo specialista è importante segnalare la tipologia di dolore, se esiste un punto specifico in cui accusiamo dolore e le caratteristiche di intensità. Infine se il male è collegato a specifici movimenti.
Con questi elementi, una visita accurata con la palpazione dei distretti specifici ed eventuali esami strumentali, il medico sarà in grado di individuare cos’è successo e come rimediare.
In quasi tutti i casi il riposo e ghiaccio sono i primi rimedi consigliati.
Se necessario, il medico potrà prescrivere farmaci antiinfiammatori e infiltrazioni, oltre a trattamenti fisioterapici come ultrasuoni, laser e onde d’urto, per eliminare le dolorose calcificazioni dell’articolazione. Anche l’applicazione di un cerotto kinesiologico può aiutare a stabilizzare ed aiutare la nostra spalla ad assumere posizioni corrette facilitando la guarigione.
Superata la fase acuta, una buona fisioterapia, un trattamento posturale per correggere posizioni logoranti e una ginnastica di potenziamento muscolare per rinforzare la cuffia, ci aiuteranno ad evitare ricadute.