Forse qualcuno non sa neppure che esiste nel nostro corpo, questo tessuto connettivo speciale,unico, chiamato fascia.

Avete mai visto un petto di pollo crudo? La pellicola trasparente che avvolge la parte carnosa e che lo fissa all’osso è la fascia: ecco anche noi la possediamo. E’ definita come aponeurosi, cioè una membrana fibrosa bianca, lucida e molto resistente che ricopre i muscoli, li separa tra loro, li unisce ai loro tendini. La fascia è presente in tutto il corpo perché non solo separa e protegge l’autonomia dei muscoli e dei visceri, ma collega anche tra loro tutte le altre strutture. Ha una funzione di sostegno, ma partecipa anche al movimento ed ha attività biochimiche e biomeccaniche; nel muscolo è esterna, ma avvolge anche ogni singola fibra e ogni fuso neuromuscolare, e qui prende il nome di ‘’miofascia’’.

Quando il muscolo si contrae crea una pressione sulla fascia e questo si trasmette al periostio che è la prosecuzione della fascia sull’osso. La fascia ha un percorso ininterrotto nel nostro corpo: avvolge tutte le strutture e quindi possiamo considerarla come rivestimento che collega ogni parte del corpo, determinandone anche la forma. In realtà non sono le ossa che danno la forma al corpo e che lo sostengono, esse in realtà servono come inserzione dei tendini e per dare un posizionamento ai muscoli: le ossa quindi supportano i muscoli che sono parte del movimento, mentre è la fascia che permette di sostenere il movimento.

Da cosa è composto questo forte tessuto connettivo che chiamiamo fascia? Da due tipi di proteine insolubili: il collageno e l’elastina, circondate da una sostanza gelatinosa fondamentale. Questo tessuto quindi, grazie alla sua capacità elastica, riesce ad organizzare l’azione delle ossa e dei muscoli.

L’importanza del sistema fasciale risulta evidente anche a livello del sistema nervoso centrale. Una delle tre meningi, quella più esterna, chiamata “dura madre“, che avvolge encefalo e midollo spinale, è una struttura strettamente legata all’intero sistema fasciale del corpo e al cosiddetto “sistema cranio-sacrale”. In caso di traumi e patologie, la fascia crea adattamenti che ostacolano il funzionamento naturale ed efficiente di vari sistemi del nostro corpo. In caso di disturbi del ritmo cranio-sacrale il corpo potrebbe manifestare problemi di tipo sensoriale, motorio o neurologico. In caso di traumi la fascia può subire modificazioni e questo cambio strutturale può portare la persona ad un circolo vizioso di tensione e spasmo muscolare, che produce una disfunzione organica e dolore. Per trauma non si intende solo la conseguenza di una caduta, ma anche un cambiamento posturale dovuto a posture viziate o attività giornaliere che provocano microtraumi ripetuti senza che la persona se ne accorga. Anche un’ immobilizzazione prolungata in seguito ad un gesso o ad una malattia cronica possono provocare una perdita di elasticità e flessibilità del sistema fasciale.

Le modificazioni in una determinata regione del corpo possono portare ad una riduzione dell’ampiezza del movimento in altre zone,anche molto distanti.

Ma forse l’aspetto più interessante che riguarda la fascia è la sua relazione con le nostre emozioni: infatti la risposta fisica alle emozioni si realizza attraverso il tessuto connettivo e la fascia può essere chiamata “il corpo delle emozioni”. Esiste una memoria cellulare che non dimentica i traumi fisici e psichici subiti, e che si può manifestare attraverso una serie di adattamenti fasciali impedendo un normale funzionamento di tutti i sistemi del corpo. La fascia è la struttura che permette una connessione diretta tra le reazioni emozionali e la parte strettamente fisica.

Come ristabilire l’equilibrio della fascia per eliminare dolori o disfunzioni organiche? Esistono tecniche dette di “liberazione mio-fasciale” eseguite da terapeuti professionisti che, attraverso pressioni e movimenti molto delicati, permettono un recupero funzionale dell’apparato locomotore. Pensare quindi che il movimento del nostro corpo e la capacità di deambulare dipenda unicamente dall’integrità del nostro scheletro e da una buona forza muscolare è un concetto limitato, poiché anche un buon equilibrio del sistema fasciale è determinante per il funzionamento del nostro corpo nella sua totalità.

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